Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Aristofane
Augusto tra realtà storica e funzione satirica. Valore simbolico del ritratto di un princeps nel prosimetro seriocomico, tra l’Apocolocyntosis e Giuliano l’Apostata
in LDS la rappresentazione di Augusto è tutta affidata al suo discorso nel quale, contrapponendosi a Claudio, lo fa risaltare in negativo, così come in CLM fa risaltare in positivo Nerone; il tema del giudizio dell’imperatore defunto ripreso nei Caesares dell’Apostata fa apparire quest’ultimo come una “sorta di espansione del motivo centrale della satira senecana” e di questa condivide non solo motivi tematici, ma soprattutto l’uso della satira a scopo contrappuntistico per la riflessione politica
Menstruation and Mamercus Scaurus (Sen. Benef. 4.31.3)
le perversioni sessuali di Scauro sono riconducibili a uno stereotipo sociale diffuso dalla commedia greca all’oratoria latina di polemica politica e si riferiscono probabilmente ad alcune tecniche di stregoneria prossime a forme terapeutiche
Medea e Canidia, Canidia e Medea: percorsi intertestuali tra Orazio giambico e Seneca tragico
oltre a conformarsi alla caratterizzazione suggerita da Hor. ars 123, la Medea di S. allude alla Canidia di Hor. epod. 5, costruita a sua volta in “continuità rituale e verbale con modelli tragici” e secondo connotati propri della Medea ferox presenti anche altrove negli epodi
Microcosmi. il teatro di Seneca a Palermo tra marginalità e canone
panoramica ragionata sullo sviluppo degli studi su TRG dall’edizione di Leo fino all’interesse critico suscitato in area siciliana a partire dagli anni Sessanta-Settanta e il conseguente riflesso nazionale e internazionale; analisi delle prospettive offerte da TRG sul piano didattico e della loro canonizzazione universitaria
Contrazione degli elementa brevia nei gliconei senecani: Oed. 891-908
analisi della colometria di DPS 891-908, versi di origine gliconica, ma scritti secondo uno schema metrico differente da quello con cui solitamente l’autore apre i cori; ci sono più varianti del gliconeo nel medesimo coro e Seneca sembra collegarsi alla tradizione del metro latino arcaico e tardorepubblicano, facendosi diretto continuatore di Catullo e Orazio; questi versi non sarebbero da intendersi come dimetri lecizi (trocaici catalettici), mai usati da Seneca
Docmi, ipodocmi e reiziani nell’Agamennone di Seneca: VV. 589-635
analisi della colometria di GMM 589-635 secondo i testimoni E e A; nonostante la preponderanza della matrice eolica abbia portato la critica a ricondurre la metrica corale di Seneca solo a quella oraziana, è possibile ipotizzare una dipendenza dalla trazione scenica greca ampiamente filtrata da quella latina, rilevando la presenza di reiziani e docmi i quali risultano costruiti in varie forme tutte riconducibili alla percezione alessandrina della dimetria di dodici tempi (periodos dodekasemos)
Apocolocyntosis and the vision of Claudius
il titolo dato da D.Cass. LX, 35 a LDS potrebbe trovare una spiegazione nel difetto visivo che causava la miopia menzionata da Suet. Cl. 39
San Paolo e il “ruolo” delle età
attestazioni greche (Arist. nub. 1417; Paul. Cor. 1, 13, 11) e latine (Varr. Baiae; FRG 95 V. apud Lact. div. II, 4, 14) del proverbio secondo cui i vecchi sono due volte bambini
Aristophanes über die Nilschwelle
la teoria di Diogene d’Apollonia citata in Arist. Nub. 272 viene interpretata erroneamente da Aristofane, ma in modo corretto da S. in NTR IVa, 2, 28
Remarques sur les noms des vents et des régions du ciel
esame dei nomi dei venti e delle regioni del cielo nelle testimonianze antiche ed in S.; le rose dei venti